
Noi tre
Passeggiavi con tuo padre
sulla battigia,
due puntini dondolanti
contro l’orizzonte.
L’acqua del mare
lambiva i vostri piedi
e voi due vicini
parlavate fitto fitto,
raccontandovi mille cose,
inventandovi mille giochi.
Vi guardavo dal terrazzo,
vi vedevo così distanti,
ma così teneri,
così vicini al mio cuore.
Papà mi ha fatto un cenno
con la mano,
ho ricambiato il saluto,
sentendomi subito accanto a voi,
tra i vostri pensieri,
tra i mille sogni
che suggerisce il mare.
Anche tu mi hai vista
e hai voluto corrermi incontro,
per accorciare la distanza,
per potermi riabbracciare.
Piccolo mio,
espressione più bella della mia vita,
mio sogno..
Vederti crescere mi turba,
ma è bello farlo insieme,
noi tre,
papà, tu ed io.
Nicole Valents

Quanti ricordi mi tornano in mente, leggendo queste bellissime parole . Anche se mostrano tanta tristezza. Ma la vita continua…
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Ho un ricordo ancora nitido del momento in cui ho scritto questa poesia: ero sulla terrazza di quella bella casa sulla spiaggia che tu conosci; vedevo padre e figlio camminare sulla battigia e pian piano che si allontanavano mi veniva il magone, avevo paura che sparissero, per sempre.
Non vedevo l’ora che tornassero dalla passeggiata, che riprendessero forma nella mia vita e nel mio cuore.
Credo di aver avuto un triste presagio quel giorno, che poi puntualmente si è avverato.
La vita è vero continua, ma quella tristezza, quella malinconia, nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo, riaffiora spesso, sempre.
Grazie del commento, buona serata. 😘
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