Vecchio portone

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Nicole Valents

 

Il portoncino di un vecchio rustico si apre ad una tenda frangisole, dietro cui s’intravede un paniere vuoto: potrebbe essere l’inizio di una storia ancora da proporsi o potrebbe proiettare il lettore in una dimensione già vissuta.

Certo, potrebbe essere proprio il lettore a costruirla, chissà quali suggestioni l’immagine gli evoca: forse una vacanza trascorsa in campagna dai nonni, forse un weekend con gli amici nella vecchia casa di famiglia di uno di loro, forse la storia d’amore adolescenziale intercorsa tra due giovani negli anni ’50, forse il progetto di restaurare una vecchia dimora per trascorrere lì momenti lieti e distensivi, forse l’idea di un bed and breakfast   che fa capolino, forse il desiderio di fuggire dalla città routinaria ed oppressiva e dal lavoro opprimente…chissà!

Mi piacerebbe conoscere le vostre emozioni al riguardo, nel frattempo vi racconto la mia.

Immagino che la tenda frangisole si apra ed arrivi mio nonno, col suo cappello di panama bianco dalla fascia nera e con il suo vestito di lino beige chiaro con cravatta nera.

Ha indosso il suo più bel sorriso, quello dolce, buono com’era lui, che lasciava tutti incantati.

Viene verso di me e mi abbraccia, poi mi dice di prendere il canestro vuoto per raccogliere dei fichi freschi, che gli piacciono molto.

Lo seguo nella campagna circostante, mentre parliamo fitto fitto, con una dolcezza infinita, come quella dei fichi maturi.

Più volte si avvicina e mi abbraccia, solo come sa fare un nonno, un grande nonno.

Rientriamo nel rustico, stavolta col paniere colmo, in cerca di frescura, che solo quelle vecchie mura spesse riescono a mantenere, ma non siamo soli: lì dentro c’è tutta la mia famiglia, anche quelli che non ci sono più, soprattutto quelli, ed insieme facciamo festa, perché ritrovarsi è sempre una grande festa, senza tempo, senza forse, senza ma.

Questa è la storia che questa immagine mi suggerisce, perché voi non mi raccontate la vostra?  E’ bello poter comunicare le proprie emozioni, soffermarsi un attimo per dare qualcosa di sé, per lasciare il profumo della presenza, che lo ricordi nell’assenza.

 

Nicole Valents

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Il canestro, i fichi! Mi hai riportata ad essere bambina! E quante volte mi ci sono scornata con nonno! Ma che bei ricordi conservo ancora! Buona giornata

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  2. Grazie Lella per aver lasciato qui un tuo ricordo, mi fa davvero piacere che la mia foto e il mio racconto ti abbiano riportata indietro nel tempo, ad emozioni dimenticate. ❤
    Cambiando argomento, vorrei chiederti come mai non scrivi più nel tuo blog? Il tuo stile mi piace molto: sei allegra, simpatica e spumeggiante, che volere di più? ❤

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  3. time2lifestyle ha detto:

    Mi hai fatta emozionare! Si, perché quello che per te era il nonno, per me potrebbe essere mio padre. Sarebbe bello aprire quella porta e trovarsi in una zona magica, tra il di qua e il di la, poter rincontrare e riabbracciare tutte le persone amate che non vivono più qui.

    Piace a 1 persona

    1. Era proprio ciò che volevo tramettere: una porta che si apre alle proprie emozioni, legate al passato o al presente.
      Grazie cara Tiziana per il tuo bellissimo commento e per aver lasciato il profumo dell’amicizia..!! ❤

      Piace a 1 persona

      1. time2lifestyle ha detto:

        Grazie a te per aver aperto un piccolo spiraglio di speranza 💖

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