In questo fine Giugno, poca è la gente che si avventura sulla spiaggia, il tempo è davvero bislacco, ma io ho deciso, devo scendere e parlare con il mare, salutarlo e presentarmi.

Certo, presentarmi, perché lui mi ospita in questo tratto di spiaggia ed io sono l’intrusa.

Chissà se si ricorda di me, vengo qui da svariati anni, sempre nella stessa casa sulla spiaggia, dove ripeto gli stessi rituali, le stesse riunioni familiari, solo gli anni fanno la differenza, ma niente o quasi nulla è cambiato.

Scendo, affondo nella rena tiepida, cerco un posticino tranquillo, vicino al bagnasciuga, poso la borsa, prendo il mio colorato asciugamano e lo stendo per terra, tolgo le infradito e piano piano faccio sì che le onde possano lambire i miei piedi.

E’ una sensazione fresca, piacevole, che rimanda ad altre sensazioni passate, altrettanto belle, che sembrano inglobate in quel semplice gesto.

Un colpo di vento solleva il mio caftano leggero, che diventa come una mongolfiera, ed io con un gesto istintivo tento di coprirmi, mentre sotto ho un bikini ed ero già pronta a svestirmi.

Faccio due passi sul bagnasciuga, mi guardo intorno e prendo confidenza col paesaggio, che avevo lasciato mesi fa. E’ tutto come prima, le solite case, il solito silenzio, spezzato solo da qualche risata di bimbo e dallo sciacquio delle onde; è proprio bello questo tratto di costa, che permette ancora un libero rapporto con il mare, personale.

Finalmente mi siedo, mi lascio avvolgere da questo tiepido sole di fine Giugno ed ammiro le onde che si infrangono, ad  una ad  una, lasciando un’allegra scia schiumosa.

Mi giro, prona, tolgo gli occhiali da sole, socchiudo gli occhi e non penso più a niente, mentre scorrono, galoppano e si sovrappongono nitide immagini del passato, che sembrano vivere di vita propria, senza averle  cercate.

Corse, risate, carezze, sorrisi, li vivo ancora e ancora, e ancora.

Mi rigiro, e con un gesto involontario cerco di cacciare le emozioni che incombono, cerco un appiglio che mi riporti lì, in quel preciso momento.

Inforco nuovamente gli occhiali da sole, è ora di tornare, domani farò il mio primo bagno.

Nicole Valents